Ieri mattina, 2 luglio 2019, una nutrita rappresentanza del Coordinamento Cittadino Sanità è tornata a distribuire centinaia di copie del “Vademecum per Evitare le Liste di Attesa” all’Ospedale Grassi di Ostia. Dopo la protervia con cui direzione dell’ospedale, vigilantes
e carabinieri avevano cercato di cacciare 3 compagn@ del coordinamento
che stavano distribuendo il vademecum lo scorso 27 giugno non potevamo
rimanere inermi.
Ieri mattina la schiera di vigilantes si sono avvicinati e hanno provato a ripetere il loro assurdo ritornello che non potevamo volantinare, ma data la tranquilla determinazione con cui la trentina di compagne e compagni presenti hanno declinato l’invito non hanno potuto far altro che rifugiarsi fra i funzionari digos presenti.
Così per circa un’ora e mezza abbiamo distribuito il vademecum e il comunicato allegato ricevendo numerosi attestati di sostegno e interesse verso il lavoro che stiamo portando avanti in tutta la città di Roma per contrastare i processi di privatizzazione della sanità e imporre un
ampliamento degli investimenti pubblici per:
– l’apertura di nuovi presidi sanitari nei territori;
– ampliamento dell’offerta pubblica di servizi di analisi e strumentali;
– aumento dei posti letto negli ospedali;
– “umanizzazione” dei pronto soccorso;
– un piano nazionale di assunzioni in tutta la sanità pubblica da anni afflitta da pesanti riduzioni di personale;
– l’internalizzazione di tutti i servizi e il personale ivi impiegato a cominciare dalle lavoratrici e dai lavoratori del CUP.
L’iniziativa di ieri mattina all’Ospedale Grassi di Ostia è stata dunque un ulteriore momento di mobilitazione nell’ambito della vertenza aperta sulle liste d’attesa ma anche una chiara affermazione nei confronti di chiunque abbia mire repressive nei nostri confronti: NON CI LASCIAMO INTIMIDIRE!
Le strade, i quartieri e tutti i luoghi pubblici sono i nostri sentieri di libertà e non permetteremo a nessuno di impedirci di viverli come e quando vogliamo!
Coordinamento Cittadino Sanità
Movimenti per il diritto all’abitare
Roma, 3 luglio 2019





