LA LOTTA AL COVID NON SI PUO’ FARE SMANTELLANDO LA
SANITA’ PUBBLICA QUOTIDIANA

Da lunedì prossimo il NOC diventerà presidio solo COVID, con lo spostamento dei degenti di medicina, chirurgia, cardiologia agli ospedali di Anzio, Velletri, Frascati, che già hanno i loro bei problemi, il pronto soccorso diverrà punto di primo intervento e centro di smistamento dei pazienti stabilizzati, mentre è in corso la seconda trasformazione del vecchio ospedale di Albano in solo covid.

In questo modo l’area che prima veniva presidiata dai tre “ospedaletti” di Albano, Genzano, Ariccia diverrà completamente priva di sanità pubblica no-covid e lasciata al libero pascolo dei privati, dal Regina Apostolorum in giù.

Se il giorno 11 nel Lazio sono morte per covid 38 persone nello stesso giorno ne sono morte il triplo per patologie cardiovascolari e tumorali. ‘E la corsa ai posti letto covid per rientrare nei parametri, perdendo di vista le condizioni sanitarie del territorio.

Raccogliamo gli effetti di decenni di arretramento della sanità pubblica, di tagli al personale di presunta “razionalizzazione” dei servizi. Nella ASL RM 6 MANCANO PIU’ DI 1000 POSIZIONI LAVORATIVE rispetto alla pianta organica e le delibere di ottobre per l’assunzione di alcune decine di medici e infermieri sono un pò meno del famoso pannicello caldo.

Ovviamente non è stato recuperato il catastrofico ritardo delle visite e diagnosi della prima ondata, mentre si continua a tenere aperta l’intramoenia, cioè l’attività privata dei medici a pagamento nel pubblico. Andava immediatamente rafforzato il dipartimento di prevenzione che oggi si occupa del tracciamento, ma non si vede luce.

Abbiamo chiesto alla Direzione Generale e continuiamo a chiedere:

  • la riapertura dei punti nascite di Velletri e Anzio,
  • l’abolizione dell’intramoenia,
  • la cancellazione delle convenzioni e la requisizione del privato oggi necessario,
  • l’assunzione dei medici di base nel servizio sanitario,
  • lo spacchettamento dei distretti,
  • la costruzione di un dipartimento di prevenzione adeguato ai tempi.

A QUESTO AGGIUNGIAMO IL RIPRISTINO DELLA SANITA’ TERRITORIALE NO COVID.

Che sia essenziale per affrontare le malattie infettive e quindi anche il covid ce lo dicono tutti, però di fatto non si riesce a mettere la cosa con i piedi a terra.

Quindi non solo vanno riaperti gli ospedali di Genzano e Albano, prematuramente chiusi, ma vanno adeguatamente riutilizzati Marino, Ariccia, Rocca Priora ridotti oggi ad ambulatori.

COORDINAMENTO SANITA’ CASTELLI

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