PROSSIMO APPUNTAMENTO

Lunedì 3 dicembre 2018 ore 17:00
Auletta del Policlinico

CONTRO LA REPRESSIONE

Domenica 25 Novembre 2018 si è svolta l’Assemblea Contro la Repressione sui Luoghi di Lavoro, un’iniziativa lanciata con un appello e pubblicizzata in varie forme.
E’ stata una giornata positiva nonostante la pioggia, che ha visto una larga partecipazione e diversi contributi al dibattito, che riportiamo in questa pagina (integralmente e in sintesi) a beneficio di tutte e tutti.

Mercoledì 28 novembre come Coordinamento Lavoratrici e Lavoratori (e non solo) abbiamo portato la solidarietà ad Alessia e Lorenzo, in occasione della prima udienza al tribunale del Lavoro del ricorso contro i 4 mesi di sospensione dal lavoro subiti per aver denunciato i problemi della sanità.
Al presidio abbiamo diffuso un comunicato.
C’è stata una buona partecipazione e trapela una  certa soddisfazione, ma attendiamo il comunicato stampa ufficiale atteso a breve.

LISTE DI ATTESA

Il giorno 21 novembre si è tenuto il previsto incontro dell’Osservatorio Aziendale sulle Liste di Attesa della Asl Roma 4, di cui facciamo parte come CCS.
All’incontro, svolto in un clima collaborativo, la delegazione del CCS ha presentato tutte le richieste che avevamo concordato nel Coordinamento.
Abbiamo deciso di attendere che venga stilato il verbale dell’incontro prima di pubblicare il relativo Comunicato Stampa.

Abbiamo pubblicato il Comunicato Stampa relativo all’Assemblea di Venerdì 16.
L’intervento territoriale nella Asl Roma 2 prosegue con iniziative da programmare in modo incisivo e attualizzando il Vademecum.

Abbiamo rilasciato un’intervista a Levante Roma, “Testata dal Basso”. Si prega diffondere.

CONSULTORI

Si ricorda l’Assemblea di Sabato 1 dicembre a Piazza dei Mirti ore 10:30 organizzata dall’Assemblea delle Donne dei Consultori, a cui parteciperemo come CCS.

CUP & RECUP

La società Capodarco ha vinto un ricorso al Consiglio di Stato contro l’esclusione dalla gara di appalto al Recup causata dal Durc apparente irregolare a causa del quale la Regione aveva escluso la Capodarco dalla gara. Sembra che in realtà l’irregolarità non ci fosse. Il Consiglio di Stato ha dunque dato ragione alla Capodarco e rinviato a marzo la decisione di merito. Questa novità apre la possibilità di annullamento dell’intera gara.
Contestualmente le società che si sono aggiudicata la gara (probabilmente irregolare) hanno forzato la situazione a Guidonia dove con un blitz e la minaccia di licenziamento hanno costretto lavoratrici e lavoratori a firmare la lettera di assunzione che contiene tutte le clausole peggiorative per le quali i lavoratoi sono in mobilitazione.
In questo quadro mercoledì 28 novembre si è tenuto il previsto presidio al Ministero del Lavoro, un presidio agguerrito e partecipato a cui siamo stati presenti come CCS. La giornata ha avuto un epilogo turbolento, con un tentativo della forze dell’ordine di impedire il deflusso dalla via del presidio e la risposta di lavoratrici e lavoratori che hanno improvvisato una protesta in zona via veneto. La protesta ha prodotto il risultato di ottenere dal Ministero l’incontro richiesto.
Insomma la vertenza è ancora irrisolta ma la mobilitazione continua e contestualmente il momento appare propizio per porre l’obiettivo politico della internalizzazione dei lavoratori.

POLICLINICO

Prosegue le mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori OSA contro i problemi derivanti dal tentativo della Direzione del Policlinico di licenziarli.
L’Assemblea dell’altra settimana organizzata da Cgil Cisl e Uil sembra aver aperto gli occhi sui rischi concreti che i lavoratori stanno affrontando, che vanno dal licenziamento al mancato pagamento dello stipendio.
Lunedì 26 Lavoratrici e Lavoratori OSA e il Coordinamento Lavoratrici e Lavoratori Policlinico hanno organizzato una mobilitazione nel Policlinico per far conoscere la loro situazione, bloccare i licenziamenti e salvaguardare l’occupazione.
La richiesta dei lavoratori sembra incoraggiante ed è stato richiesto un incontro alla Direzione del Policlinico.
Sono in programma altre mobilitazioni.

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