COMUNICATO STAMPA SULL’INCONTRO CON LA ASL ROMA 2 del 30 ottobre 2020

Oggi, venerdì 30 ottobre 2020, il Coordinamento Regionale Sanità ha tenuto un presidio con volantinaggio presso la Direzione Generale della ASL ROMA 2, indetto nell’ambito delle iniziative per una sanità pubblica, gratuita, universale e umanizzata.

Contestualmente abbiamo richiesto un incontro con la Direzione della ASL ROMA 2, che ci ha ricevuto rappresentata dal Direttore dell’UOC Gestione Economica Risorse Umane e Relazioni Sindacali Dott. Pasquale Molitierno e dalla Direttrice UOC Governo Liste d’Attesa e Alpi Dott.ssa Maria Cedrola.

Il Coordinamento ha richiesto l’incontro per affrontare due macroargomenti: il rispetto degli impegni sottoscritti prima dell’emergenza sanitaria e le iniziative assunte o da assumere per gestire l’emergenza Covid.

Riguardo agli impegni sottoscritti proprio dai rappresentanti della ASL ROMA 2, il Coordinamento ha ricordato quanto concordato nel verbale del 12/6/2019:

– applicazione della legge 124/98 che impone alla ASL di effettuare le prestazioni in intramoenia senza costi aggiuntivi per l‘utente laddove la ASL non fosse in grado di far effettuare le prestazioni nei tempi previsti dalla ricetta.
Su questo la ASL doveva pubblicare informazioni facilmente accessibili sul sito e appendere materiale informativo in ogni sportello pubblico;

– pubblicazione sul sito dei tempi di attesa dell’intramoenia.

Nessuna di queste cose è stata fatta e alla richiesta di spiegazione il Dott. Molitierno ha risposto che per lui firmare un verbale non vuol dire che poi deve rispettare l’impegno sottoscritto.

Inoltre la Dott.ssa Cedrola ha affermato che avevano pubblicato le informazioni sul sito tentando inutilmente di dimostrarlo navigando su un pc dove, dopo 5 interminabili minuti di grottesca navigazione di coppia col Dott. Molitierno, non ha prodotto alcun risultato utile.

Riguardo alle iniziative per gestire l’emergenza covid il Coordinamento ha fatto presente che i dati pubblicati dalla Regione Lazio indicano che vengono fatte pochissime prestazioni pubbliche (solo 4mila prestazioni a settembre nella Asl Roma 2) mentre non c’è alcun problema ad effettuare le prestazioni in intramoenia (a pagamento) prenotabili in modo immediato direttamente dal sito della Asl Roma 2.

Abbiamo dunque chiesto di sospendere l’intramoenia e offrire la stessa facilità di prenotazione delle prestazioni pubbliche, visto che i medici e le strutture sono le stesse.

Il Dott. Molitierno ha affermato che non hanno nessuna intenzione di sospendere l’intramoenia.

La Dott.ssa Cedrola ha affermato che i dati della Regione Lazio sono falsi.

Avremmo voluto chiedere molte altre cose, come ad esempio garantire l’assistenza sanitaria ai senza residenza di qualunque nazionalità (perché il covid non conosce residenza) oppure aprire un confronto sull’assistenza territoriale, determinante per arginare la pandemia e in carico alla ASL ROMA 2, ma il Dott. Molitierno si è rifiutato di proseguire l’incontro invitandoci ad andarcene e ridicolizzando le mobilitazioni sulla sanità.

Dall’esperienza di questa amara vicenda appaiono chiare alcune cose.

La sanità pubblica è al collasso.
Le prestazioni pubbliche sono ridotte quasi a zero. La capacità di curare le persone è pressoché nulla. La pandemia avanza senza alcuna misura di contenimento.

I cosiddetti manager pubblici sono gli esecutori di questo disastro.
Non hanno nessuna intenzione di modificare le cose che non funzionano. Non intendono rispettare gli impegni sottoscritti. Sono funzionali all’obiettivo di regalare la sanità ai profitti privati.

Paghi o crepi.
In tutto questo sembra che abbiamo solo due possibilità: o paghiamo le prestazioni di cui abbiamo bisogno o dobbiamo rinunciare a curarci.

Ma proprio dal mezzo di questa trasfigurazione barbarica, dove la vita e la salute di noi tutt@ vuole essere piegata agli appetiti dei profittatori della sanità, noi gridiamo forte che non lo permetteremo.

Non permetteremo ai Molitierno o alle Cedrola di turno di favorire i profitti sulla nostra salute.

L’assurda narrazione odierna, dimostra che solo un forza conflittuale adeguata saprà sconfiggere il profitto sulla salute e i suoi lacchè.

Continueremo a lavorare per questo.

vogliamo

MASSICCIO PIANO DI ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO NELLA SANITA’ PUBBLICA

ABOLIZIONE LISTE DI ATTESA E INTRAMOENIA

ACCESSO UNIVERSALE ALLA SANITÀ’ (No legge Renzi/Lupi art.5)

POTENZIAMENTO MEDICINA TERRITORIALE E DOMICILIARE

CONSULTORI IN OGNI TERRITORIO E QUARTIERE

UNA SANITÀ PUBBLICA UNICA, GRATUITA, UNIVERSALE, LAICA, UMANIZZATA

 

Dopo la mobilitazione dello scorso 26/06 sotto la sede della Regione Lazio e l’incontro con Egidio Schiavetti, l’incontro alla ASL di Albano,le iniziative di piazza a Velletri e Viterbo… NULLA E’ CAMBIATO NELLA SANITA’.

Lo scandaloso dato di poco più di 8.000 prestazioni sanitarie pubbliche erogate a Roma a settembre 2020 a fronte di 2.000.000 erogate nello stesso periodo del 2015 (si avete capito bene si è passati da due milioni a ottomila in 5 anni) sono un atto di accusa chiaro e diretto contro i responsabili regionali e nazionali del Servizio Sanitario Nazionale. Responsabilità che si estendono alle direzioni delle ASL che ormai si comportano come vendessero una merce fra le tante anziché garantire un indispensabile servizio per il benessere di donne e uomini.

Contemporaneamente si continuano a elargire miliardi ai pescecani della sanità privata che ha mostrato, in maniera emblematica in Lombardia, la totale assenza nel fornire un supporto alla risposta sanitaria nelle emergenze come nel caso dell’attuale pandemia. E le associazioni delle aziende private non contente di aver imposto l’aumento da 13 a 22 € per i tamponi, di aver ottenuto con la complicità di CGIL_CISL_UIL che il 50% del costo del rinnovo contrattuale del personale sanitario privato sia a carico delle nostre tasse, continuano a starnazzare e imporre balzelli a tutti noi: sono criminali sanguisughe.

Invece di eliminare queste vergognose carenze del Servizio Sanitario Nazionale – nelle sue articolazioni regionali – usano la nuova recrudescenza del Covid-19 per imporci le decisioni di chiudere le scuole, impedire la vita sociale e condannarci a campare unicamente per lavorare.

LA CALAMITA’ NON E’ IL COVID-19 MA IL CRIMINALE SISTEMA CAPITALISTICO CHE TRASFORMA TUTTO ANCHE LA SANITA’ IN FONTE DI PROFITTO.

Bisogna assumere l’iniziativa e dispiegare mobilitazioni e lotte a tutela della salute pubblica in tutti i territori altrimenti continueremo ad essere condannati a morire o a indebitarci per curarci.

 

VENERDI 30 OTTOBRE 2020 DALLE ORE 9

VOLANTINAGGIO

PRESSO LA DIREZIONE GENERALE DELLA ASL RM2

A VIA BRIGHENTI (zona Portonaccio)

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